martedì 1 dicembre 2009

NEL SEGNO DI CARAVAGGIO: commenti e impressioni sulla ricerca dei resti mortali di Caravaggio

Non credo ci sia al momento artista più ammirato e analizzato, più leggendario e misterioso di Michelangelo Merisi da Caravaggio. E pensare che in fondo, di quattro secoli di storia dell’arte intercorsi tra lui e noi, è solo da uno che è stato “scoperto”, dato che l’attenzione e gli studi su di lui sono iniziati solo nei primi decenni del ‘900. E’ Caravaggio l’artista più mediatico o mass-mediale, per dirla in termini attuali, nel senso che i media sono ormai da tempo scatenati alla ricerca dei frammenti dell’affascinante e intricato mosaico della sua esistenza, sempre meno attenti alla sua arte. E quando di mezzo ci sono sesso e ambiguità, soldi ed eccessi, omicidi e risse, inseguimenti e minacce, evasioni impossibili e fughe ricorrenti, protettori potenti e persecutori temibili, fede ed eresia, chiesa secolare e ragion di stato, inquisizione e corruzione, esoterismo e sette, segreti e misteri, criminali e cavalieri, processi e condanne, vendetta e giustizia, indulti e leggi ad hoc ed ora persino trafugamenti ad opera della mafia e confessioni di pentiti, ecco che il personaggio diventa assolutamente contemporaneo e come tale viene trattato relativamente alle sue vicende: alla stregua di un caso di cronaca nera, le cui indagini sono parallele e in alcuni punti fin troppo simili a quelle di tanti nostri protagonisti di vicende politiche e giudiziarie, che ogni giorno riempiono pagine ..... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO SUL BLOG "CARAVAGGIO400"

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