ARTE

L'amore per l'arte e il gusto per il bello credo siano in me da sempre, fanno parte di quello che Hillman chiama "il codice dell'anima". Ricordo l'emozione, quando ero bambina, nel sentire l'odore dei colori ad olio e dell'essenza di trementina già mentre entravo nello studio del mio nonno materno, che era un eccellente pittore. Perfino la sua tavolozza mi sembrava un'opera d'arte e quando stendeva i colori a piccoli tocchi vibranti e creava con la stessa naturalezza un campo di papaveri o il mio ritratto, allora sentivo dentro che quello era il mio sogno, ma anche che avrei dovuto aspettare il momento giusto per realizzarlo. Ognuno ha bisogno di un bravo maestro, che sappia indicare la strada e accendere dentro il desiderio di percorrerla. Io sono stata molto fortunata, perchè nella mia vita ho avuto due grandi maestri: il primo è stato l'illustre professore Ferdinando Bologna che, all'inizio dei miei studi universitari a Tor Vergata, mi ha illuminato con il suo corso monografico su Caravaggio, trasmettendomi la passione per la storia dell'arte e per l'insegnamento; il secondo è stato il maestro d'arte Mario Roncaccia, che mi ha insegnato a dipingere facendomi inizialmente copiare i quadri del Caravaggio. Se la mia vita artistica e professionale è così ricca di belle emozioni lo devo in gran parte a loro.
                                                                                                                                                           N.R. 



"Le opere di Nicoletta Retico corrono su una linea sottile, tra ispirazioni naif e Klimt, certamente epiche e sognatrici. Pittura sapiente e piena di sentimento che dopo una pausa, breve, di sconcerto, incomincia a scavare nell’inconscio. Grande poetica, coraggio e ricerca di spiritualità oltre l’immagine, di fronte alla quale ci si pone, bambini, pieni di domande e meraviglia. Il viaggio nel sogno è terribile perché, forse, dopo non si è più capaci di tornare indietro" (Giuseppe Schenardi)

"Un’artista che vola al di sopra delle tecniche, sapientemente acquisite con umile curiosità, proponendo opere d'avanguardia, ricche di significati psicologici e metafisici. Storie dipinte che, nell'attimo dell'immagine, raccontano esperienze, sensazioni, conquiste e proponimenti al pari di un romanzo di mille pagine" (Stefano Carboni)





"Sprofonda e fa sprofondare nell'alchimia Nicoletta Retico, con un viaggio introspettivo che l'ambiente da Bulgakov va a confermare: arie rarefatte, luoghi in cui si sta compiendo il profano rito della mescolata stregoneria, capace di maturare il gesto subito accanto, in uno sguardo di saggezza alchemica, di maturazione interiore cercata col sudore. Il dolore capace di trapassare l'oscurità dell'Io" (Marco Morici, recensione per la III Collettiva TUSCULANAE 2008)



Laureata in storia dell’arte, un passato da restauratrice di quadri antichi ed esperta in copie d’autore, un presente da artista originale. Ha iniziato a dipingere copiando i grandi maestri, assorbendo di ognuno sia la tecnica che lo stile: dalle icone bizantine a tempera ad uovo su tavola, ai capolavori ad olio del Rinascimento, fino alle opere dal colore materico del Novecento. Ha fatto tesoro di tutte queste esperienze per approdare ad una espressione autentica, ricca di preziosismi “klimtiani”, cromie intense, ricercati paesaggi orientaleggianti e audaci evocazioni femminili che nascono dal sogno, dalla mitologia e dalla storia. Non mancano nei dipinti inserti pregiati come la foglia d’oro, d’argento, il mosaico e le pietre semipreziose. Pezzi unici e straordinari.